Proteggerli è una priorità strategica per la competitività e la reputazione delle aziende.
Un forum è “una riunione pubblica per discutere problemi di grande rilevanza, specialmente sociali, politici, culturali, incentrato su interventi o dibattiti ad alto livello”.
Ma che messaggio è uscito da questo forum che io ho immaginato e fortemente voluto organizzare?
In primo luogo, che non si deve più sentir parlare del GDPR come regolamento sulla privacy, perché è il regolamento per la protezione dei dati, come definito chiaramente dal nome (GDPR = General Data Protection Regulation), protezione dati con particolare riguardo ai dati personali.
E la protezione dei dati è una cosa molto diversa rispetto alla “privacy”, visto che questo è un termine che fa riferimento alla riservatezza intima delle persone e alla sfera privata della loro vita.
La protezione dei dati non è la privacy, ma è il modo per far circolare le informazioni che ci riguardano proteggendole da utilizzi aggiuntivi o non corretti rispetto al motivo per cui sono state affidate ad un ente/azienda in cambio di un servizio richiesto.
In secondo luogo, che non si deve più sentir dire che il GDPR non serve a niente e che la figura del Garante costituisce un limite allo sviluppo della società moderna ed altre sciocchezze simili.
Il GDPR è un regolamento bellissimo, che vuole favorire la circolazione dei dati, proteggendo però sia le persone fisiche che vedono usati e trattati i loro dati in funzione del servizio richiesto, sia le aziende che li trattano ed usano, perché lo devono fare nel migliore dei modi.
Attenzione! È importante ricordare che per il GDPR i dati vengono affidati, non consegnati e se ti affido qualcosa vuol dire che mi fido di te. Fiducia, il GDPR vuole fiducia!
Questo assunto lo troviamo nel primo articolo del GDPR, ma è sancito anche nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (Art. 8, par. 1 e 2).
Ora capiamo quanto importante è il GDPR per tutti noi cittadini europei
Tramite la protezione dei dati, si garantisce la libertà di noi cittadini Europei ma anche, allo stesso modo, la reputazione, la produttività, la redditività e la competitività delle nostre aziende e il GDPR è il “codice della strada” che ci permette di gestire i nostri dati correttamente, senza incorrere in errori, in incidenti, ma anche di condurre le nostre aziende in questo “viaggio” pieno di insidie.
All’interno del GDPR ci sono tutti gli strumenti necessari per la corretta protezione dei dati, perché questo regolamento insegna ai cittadini e alle nostre aziende le attenzioni che devono porre per instaurare un rapporto di fiducia tra le parti (cittadino vs. ente/azienda).
Deve essere un rapporto chiaro, sicuro, premuroso mi viene da dire, affinché mai una persona che affida i suoi dati ad un ente/azienda in cambio di un servizio possa sentirsi offesa, discriminata o danneggiata dal trattamento dei suoi dati e di conseguenza che mai un’azienda possa vedere i suoi affari o la sua reputazione limitati o danneggiati per non aver protetto i dati che gli sono stati affidati da un cittadino.
E lo dice il regolamento con il principio dell’Accountability*, calandolo su misura per ogni azienda, in modo reale e sartoriale. L’unica cosa che impone agli enti/aziende è di fare tutto il meglio che possono per evitare problemi: evitare problemi a chi dà loro da gestire i propri dati in piena fiducia e di conseguenza ad evitare problemi anche a sé stesse.
E per fare correttamente tutto questo, il GDPR dice che si devono mettere in atto principalmente procedure corrette, organizzare l’azienda nel miglior modo possibile e utilizzare la miglior tecnologia possibile, quella che fa al caso suo, non la migliore in assoluto, ma quella giusta per quella specifica azienda; questa è accountability!
*Accountability: responsabilità sull'adozione di comportamenti proattivi e tali da dimostrare la concreta adozione di misure finalizzate ad assicurare l'applicazione del regolamento e devono sostanziarsi in una serie di attività specifiche e dimostrabili.
E poi, si, c’è un po’ di “burocrazia”, ma la burocrazia, se fatta bene, serve per certificare, giustificare e dimostrare di aver fatto tutto per bene e quindi protegge le nostre aziende dà loro gli strumenti per dimostrare che “sono state brave”!
Proteggere i dati è un’attività multidisciplinare fatta di:
Preparazione
Organizzazione
Formazione
Tecnologia
Regole
E queste cose non possono essere gestite una alla volta, indipendentemente l’una dall’altra. Perché funzionino, devono essere gestite di concerto, tutte insieme e sotto la migliore regia.
Per informazioni potete contattarci:
Telefono: +39 0422 22813
e-mail: segreteria@proattiva.eu
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