top of page
Immagine del redattoreValentino Pavan

DATA PROTECTION FORUM

La consapevolezza è la soluzione!



La protezione dei dati, sia personali che aziendali, ormai credo sia chiaro a tutti voi lettori che è un mio “pallino” e per mia grande fortuna sono riuscito anche a farne un lavoro.


I dati oltre ad essere il nuovo “petrolio” sono anche il “quinto elemento", dopo aria, terra, acqua e fuoco. Sui dati, personali e non, si fondano le nostre imprese, la nostra cultura, la nostra socialità, la nostra ricerca e il nostro sviluppo, la nostra convivenza … la nostra vita! Quindi è facile intuire il valore elevatissimo che possiedono, per certi versi inestimabile.

 

Però c’è un tema importantissimo, che viene affrontato sempre troppo poco pur essendo il tema centrale di qualsiasi attività volta alla tutela dei nostri dati e della nostra vita. Sto parlando della consapevolezza della loro reale importanza, delle necessità e delle attenzioni che bisogna mettere in atto affinché questi dati rimangano in nostro esclusivo possesso, gestiti secondo le nostre volontà e necessità ma, soprattutto, protetti da tutte quelle persone che desiderano impadronirsene con mezzi più o meno subdoli, sicuramente sempre illegali, per farne un uso a proprio vantaggio.

Purtroppo, ci scontriamo ogni giorno, sia nella sfera personale, domestica, intima che professionale e aziendale con i tentativi di frode allo scopo di rubare le informazioni che ci riguardano.

 

La consapevolezza specifica su questi temi, secondo me, va acquisita principalmente capendo che il problema esiste, è attualissimo, è grave e riguarda tutti noi cittadini e le nostre aziende.

Poi bisognerebbe incominciare a parlarne liberamente ed apertamente, non pensando che essere stati vittime di una truffa informatica, di un hackeraggio [1] o di una violazione dei dati con la conseguente diffusione dei nostri segreti, sia un fatto di cui vergognarsi; si, è una brutta realtà con la quale dobbiamo convivere ma la diffusione delle proprie esperienze sicuramente aiuta a capire che il problema esiste, è presente e riguarda tutti. E non c’è niente di immorale nell’essere stati hackerati!

E per finire, bisognerebbe iniziare ad imparare ad applicare le corrette procedure di difesa e ad usare tutti quegli strumenti tecnologici e informatici che ci possono proteggere in caso di bisogno.


[1] Attività di hacker; pirateria informatica; Hacker: Chi commette atti di pirateria informatica, intervenendo su apparecchiature digitali a cui non ha accesso legale per sottrarre o alterare dati.


Una similitudine esemplificativa che faccio sempre è questa: la protezione dei dati è come guidare la macchina e per guidarle bene bisogna sapere come funziona (il volante, i pedali, le frecce, il cambio), come ci si deve comportare mentre la si usa (come si affronta una curva, come si accelera e frena, le regole del codice della strada, ecc…) e poi usare gli ausili tecnologici per il confort e soprattutto per la sicurezza di guida che ci aiutano in caso di distrazione o bisogno. Ma anche se abbiamo tutti gli ausili del modo, se sbagliamo a fare una curva, ad esempio, a velocità troppo elevata o ci addormentiamo mentre guidiamo, probabilmente ci ammazziamo.

Bene, la protezione dei dati è come guidare la macchina! Bisogna conoscere i dati, sapere come funzionano gli strumenti per la loro gestione, sapere come ci si deve comportare per non perderne il controllo e imparare ad usare tutti quegli strumenti che ci possono aitare in caso di bisogno.

 

Ed è per questo che ho deciso di organizzare il Data Protection Form 2024, rivolto in questa prima edizione a imprenditrici, imprenditori e manager d'impresa, per parlare di Protezione dei Dati nella sua accezione più ampia quindi trattando il tema nella sua completezza abbracciando congiuntamente temi di sicurezza informatica, legali, di organizzazione delle procedure e della formazione, perché affrontare il tema solo un ambito alla volta è pressoché inutile, oltre che dispendioso. Serve una visione completa delle necessità, coordinata nel migliore dei modi.

La protezione dei dati è infatti un tema multidisciplinare che influenza la capacità di un’azienda di generare profitto. Questo perché nella gestione dei dati ci sono grandi opportunità da parte delle aziende ma anche enormi pericoli, e l’applicazione non corretta di normative quali la GDPR può creare di fatto uno stop delle attività dell’impresa con ripercussioni sia a livello di fatturato, sia a livello di reputazione. Il Data Protection Forum 2024 è un evento che ho deciso di organizzare perché sento forte la necessità di dover diffondere una conoscenza approfondita e concreta, nello stile che mi contraddistingue da sempre, sul tema della protezione dei dati, e sarà il primo nel suo genere a Treviso per i seguenti due principali motivi:

Primo, per la caratura dei relatori, tra i più autorevoli attualmente presenti in Italia e ideali per rivolgerci ad una platea di persone che gestisce le aziende, con l’obiettivo di far capire bene le necessità e proporre comportamenti concreti; ci sarà il Garante per la Protezione dei Dati Personali italiano (c.d. Garante delle Privacy), il comandante nazionale della Guardia di Finanza – nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e un rappresentante del CLUSIT che è l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, presso l’Università degli Studi di Milano, che si occupa di promuovere e diffondere nel nostro paese la cultura e la consapevolezza della sicurezza informatica in tutti i suoi aspetti ed in fine un testimonial che presenterà un caso reale di azienda che ha subito un attacco ai propri dati, raccontandone le cause e gli effetti.

 

Secondo, per il linguaggio che verrà utilizzato durante il forum che sarà semplice pratico e concreto, comprensibile agli imprenditori e ai manager d’azienda, senza tecnicismi e “legalismi” da specialisti, perché sono fermamente convinto che questi argomenti debbano essere compresi bene da chi deve sovraintendere la tematica, capendone i rischi e il valore delle loro aziende in funzione dell’attenzione posta al fine di evitare problemi, sanzioni nonché danni economici da mancata produzione e d’immagine.

 

Ai seguenti link potete avere maggiori informazioni sul forum:


Quindi, come dice un adagio “se conosci il problema, lo eviti e non ti uccide”.



Per informazioni potete contattarci:

Telefono: +39 0422 22813

e-mail: segreteria@proattiva.eu      


Seguiteci sui social network:



89 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page